I film con protagonisti i cani hanno sempre avuto un posto speciale nel cuore del pubblico, offrendo storie commoventi, avventure entusiasmanti e spunti di riflessione sulla lealtà e l’amicizia.
Ecco alcuni dei più famosi e amati film con protagonisti i nostri amici a quattro zampe.
Lassie (1943)
Lassie Come Home è una pietra miliare nel genere dei film sui cani, raccontando la storia emotiva di un fedele Collie che compie un incredibile viaggio per tornare dai suoi amati proprietari. Ambientato nelle rigogliose campagne inglesi e scozzesi, il film esplora temi come la lealtà, la perseveranza e l’amore attraverso varie avversità e incontri. Lassie, con il suo spirito indomabile, diventa un simbolo universale di dedizione e coraggio, toccando il cuore di milioni di spettatori e ispirando generazioni future.
Oltre al film, è stata creata anche una serie TV. Lassie, infatti, è una sitcom che racconta le avventure di un Collie intelligente e leale e della sua relazione con la famiglia Martin. La storia inizia quando il giovane Timmy Martin e Lassie diventano compagni inseparabili , con il cane che dimostra costantemente il suo straordinario istinto protettivo.
La trama si sviluppa attraverso le diverse stagioni della serie, con Lassie coinvolta in una serie di situazioni pericolose e avvincenti. Il cane dimostra il suo coraggio, intelligenza e dedizione nel salvare persone in difficoltà, prevenire incidenti e risolvere problemi nella comunità.
Lassie diventa un simbolo di altruismo, fedeltà e spirito eroico, guadagnandosi il rispetto e l’affetto non solo della famiglia Martin, ma anche degli spettatori. La serie sottolinea i valori di solidarietà, compassione e rispetto per la natura, e Lassie diventa un’icona nel mondo dell’intrattenimento, rappresentando il prototipo dell’eroe a quattro zampe.
Beethoven (1992)
Beethoven è una commedia familiare del 1992 che racconta le esilaranti e caotiche vicende di una famiglia alle prese con un cucciolo di San Bernardo travolgente e affettuoso chiamato Beethoven, dall’indole adorabile ma dirompente, specialmente per la sua stazza.
Le vicende iniziano con il cagnolino che si attacca alla famiglia Newton, specialmente al più giovane, il piccolo Ryce. Tuttavia, l’idillio presto si trasforma in situazioni comiche e confusionarie, con Beethoven che si trova coinvolto in disastri domestici, rocambolesche fughe e l’ingresso di personaggi che cercano di sfruttare la sua grandezza.
I proprietari devono affrontare le sfide di gestire un cane così grande e travolgente, ma alla fine il “4 zampe” dimostra di essere un amico fedele e un vero eroe quando la famiglia è in pericolo. Il film è un mix di risate, momenti teneri e lezioni sulla lealtà e l’amore incondizionato di un cane, diventando una commedia familiare amata per la sua dolcezza e divertimento.
Hachiko: il tuo migliore amico (2009)
Questo film racconta la toccante storia vera di un cane di razza Akita in Giappone. La trama si svolge negli anni ’20 e ’30 e si concentra sulla straordinaria lealtà di Hachiko nei confronti del professore Parker Wilson.
La storia inizia quando il professore trova Hachiko abbandonato alla stazione ferroviaria di Shibuya e decide di adottarlo: nel corso degli anni, Hachiko sviluppa un legame indissolubile con il padrone e ogni giorno lo aspetta alla stazione al suo ritorno dal lavoro. La trama si fa commovente quando il professore muore improvvisamente e Hachiko continua ad attenderlo, imperterrito, quotidianamente per quasi dieci anni. La storia esplora i temi della lealtà, dell’amore incondizionato e dell’eterna connessione tra uomo e animale.
La presenza dei cani attori Chico e Forrest, che si sono alternati durante le riprese del film, contribuisce alla riuscita di “Hachiko – Il tuo migliore amico”. Essi hanno svolto il ruolo di Hachiko adulto, portando sulla scena la fedeltà e l’emozione che caratterizzano la storia del film. La capacità di alternarsi tra i due cani ha consentito di gestire le esigenze delle riprese in modo efficace.
Inoltre, la presenza di un cucciolo di razza Shiba Inu di nome Leyla, nel ruolo del Piccolo Hachiko, aggiunge un tocco di dolcezza e tenerezza al film. La rappresentazione di Leyla nel ruolo del giovane Hachiko contribuisce a sottolineare l’inizio di quel profondo legame tra l’uomo e il suo cane, un elemento chiave nella storia del film.
L’inclusione di attori canini di diverse età e razze ha contribuito a creare una rappresentazione completa e coinvolgente della storia di Hachiko, arricchendo la narrazione con la varietà delle espressioni canine e sottolineando il tema centrale della fedeltà attraverso le diverse fasi della vita del protagonista.
La carica dei 101 (1961)
“La Carica dei Cento e Uno” è un film d’animazione del 1961 diretto da Wolfgang Reitherman, Hamilton Luske e Clyde Geronimi, prodotto da Walt Disney e ispirato al romanzo di Dodie Smith, “La Carica dei 101” (esatto titolo con cui anche il film verrà trasmesso a partire dalla riedizione del 1970). Nel 1996, è stato realizzato un remake live-action intitolato “La Carica dei 101 – Questa Volta la Magia è Vera”, con Glenn Close nel ruolo di Crudelia, seguito nel 2000 da un sequel live-action, “La Carica dei 102 – Un Nuovo Colpo di Coda”. Nel 2021 è stato rilasciato un terzo remake live-action intitolato “Crudelia”, uno spin-off del personaggio con Emma Stone nel ruolo principale.
Il compositore Rudy Radcliffe vive a Londra con il suo cane Pongo, il quale gli organizza casualmente un incontro con Anita e la sua dalmata Peggy. Le due coppie si innamorano, si sposano e Peggy dà alla luce 15 cuccioli che attirano l’attenzione dell’ex compagna di scuole di Anita, Crudelia De Mon, intenzionata ad acquistarli per farne delle morbidissime pellicce.
Davanti a un secco rifiuto, De Mon organizza un rapimento aiutata dai suoi scagnozzi, ma la rete di amici animali, capeggiata dal vecchio e saggio Colonnello, un cane pastore, aiutato da un gatto, individua la cucciolata, con una sorpresa: Crudelia aveva già rastrellato la città arrivando a “collezionare” ben 89 cuccioli!
La trama, quindi, presegue con l’avventuroso viaggio attraverso la campagna inglese, ricco di momenti divertenti e commoventi, dei piccoli fuggiaschi capeggiati da Pngo e Peggy, per tornare presso la famiglia umana. Il lieto fine è evidente: alla fine della conta, i cani saranno 101 e Rudy, raggiante, confermerà che li avrebbero tenuti tutti.
Io & Marley (2008)
“Io & Marley” è un film diretto da David Frankel, tratto dall’autobiografia omonima di John Grogan e interpretato dai famosi attori Owen Wilson e Jennifer Aniston.
Il film segue la vita dei neo-sposi John e Jenny Grogan che, trasferitisi in Florida per lavorare come giornalisti, decidono di adottare un cucciolo di Labrador Retriever chiamato Marley. Il cane, vivace e indisciplinato, diventa fonte di ispirazione per John, che inizia a scriverne in una rubrica di successo. La coppia affronta le sfide della vita, tra cui un aborto spontaneo, la crescente carriera del proprietario e i disagi creati dal zampe che, in un certo momento, verrà allontanato per poi rientrare in casa perché pilastro fondamentale.
Nonostante i momenti difficili, infatti, Marley diventa un vero sostegno per la famiglia. Alla fine, con l’aumento dei figli (tre) e l’invecchiamento del caneil cane viene soppresso a causa di problemi di salute. La famiglia lo seppellisce con affetto nel loro giardino.
“Marley & Io” esplora il ciclo della vita, l’amore, la perdita e il modo in cui un animale può influenzare profondamente le vite umane. È una storia ricca di risate, lacrime e momenti di genuina riflessione sulla bellezza e la sfida di condividere la vita con un animale domestico.
Quattro zampe a San Francisco (1996)
Un gruppo di cani randagi si unisce per combattere l’ingiustizia in questo film d’azione e avventura.
Quando un malvagio genio del crimine minaccia la loro città, questi improbabili eroi dimostrano che la dimensione del cuore conta più della taglia. Con coraggio, astuzia e un forte senso di giustizia, lavorano insieme per salvare la situazione. Il film è un’ode all’amicizia, al coraggio e alla determinazione, mostrando come anche i più piccoli tra noi possano fare la differenza.
4 Bassotti per 1 Danese (1966)
“4 Bassotti per 1 Danese” (The Ugly Dachshund) è un film diretto da Norman Tokar e prodotto da Walt Disney, che si basa su un romanzo del 1938 di Gladys Bronwyn Stern e trae il suo titolo originale dall’adattamento inglese della fiaba de “Il Brutto Anatroccolo” (The Ugly Duckling).
La grafia del titolo italiano ha subito variazioni nel corso degli anni, con la distribuzione in VHS intitolata “4 Bassotti per un Danese” e in DVD col titolo “Quattro Bassotti per un Danese”. Il film racconta una trama divertente e affettuosa incentrata su quattro bassotti e un grande danese, offrendo un’interpretazione unica delle dinamiche familiari attraverso il mondo degli animali.
Questa storia affascinante e spesso dimenticata, infatti, racconta la di Fran e Mark Garrison, una giovane coppia felice con una bassotta di nome Cloe. Durante il parto dela cagnetta, il veterinario suggerisce ai proprietari di farle adottare il cucciolo di un’altra razza, abbandonato dalla propria mamma.
La trama quindi seguirà le peripezie dell’imponente Grande Danese che si ritrova a dover convivere con una cucciolata di energici bassotti, di cui si sente parte, dimenticando le diverse dimensioni!
La dinamica tra il cagnone e i suoi piccoli fratellini è al centro del film, con momenti di caos comico e dolce tenerezza, anche a causa degli scherzi di questi ultimi che rendono Brutus leggermente inviso agli occhi di Fran fino a quando, però, il Grande “Bassotto” non salverà Cloe, la mamma adottiva concludendo gloriosamente la storia vincendo anche un concorso di bellezza.
La morale è un mix di comicità e affetto, dimostrando che l’amore tra le diverse personalità può portare a situazioni divertenti e inaspettatamente gratificanti.
Le avventure di Rintintin (1954)
Rintintin è un personaggio canino immaginario protagonista di varie serie televisive e film che narrano le avventure di un cane pastore tedesco e del suo giovane compagno umano, Rusty. La trama si svolge all’interno della Cavalleria degli Stati Uniti negli anni ’50 e ’60 e si concentra su come Rin Tin Tin, dopo essere stato salvato da Rusty, diventa un membro onorario della cavalleria.
Le storie ruotano attorno alla coppia affiatata mentre affrontano sfide e risolvono misteri, spesso con l’aiuto del notevole olfatto e dell’istinto di Rin Tin Tin. Il cane diventa un eroe ricercato e rispettato, mentre Rusty impara importanti lezioni di vita proprio grazie alle avventure militari.
Rin Tin Tin è celebrato per il suo coraggio e la sua intelligenza, diventando una figura iconica nella cultura popolare. La serie è stata apprezzata per il suo mix di azione, avventura e valori educativi, contribuendo a renderlo uno dei cani più amati nella storia del cinema e della televisione.
Piccola curiosità: il nome non è uno pseudonimo, è il vero nome di un pastore tedesco rinvenuto in un canile bombardato della Lorena alla fine della prima Guerra. Inoltre, dalla sua carriera di attore, il Rintintin dello schermo è divenuto il capostipite di una lunga dinastia di attori “pelosi”, che ne hanno ereditato anche il nome.
Il commissario Rex (1994)
Il commissario Rex è una serie televisiva poliziesca di origine austriaca che segue le indagini di una squadra omicidi di Vienna.
Il team di poliziotti è affiancato da un eccezionale cane da pastore tedesco di nome Rex, il quale contribuisce attivamente alla risoluzione dei casi, cercando indizi e persone e, naturalmente, salvando vite umane. La serie ha generato uno spin-off nel 1996 chiamato Stockinger e, a partire dal 2008, uno spin-off/sequel italiano intitolato Rex.
Dal 2012, la serie televisiva polacca Komisarz Alex, ispirata a Il commissario Rex, è stata trasmessa, seguita nel 2019 dal remake canadese Hudson & Rex. La trama si focalizza sull’abilità straordinaria di Rex nel contribuire alle indagini e al lavoro della squadra omicidi.
Zanna Bianca – Un piccolo grande lupo (White Fang) (1991)
“Zanna Bianca” è un film basato sul celebre romanzo di Jack London, raccontando la storia di un lupo selvaggio ibrido, Zanna Bianca, che viene addomesticato da un uomo di nome Henry e diventa suo fedele compagno. La trama si sviluppa nei territori selvaggi del Nord America durante la corsa all’oro del Klondike.
Il film segue le avventure di Zanna Bianca, dalla sua nascita nella natura selvaggia fino a quando viene catturato e portato nella civiltà. Qui, Zanna Bianca si scontra con la brutalità degli esseri umani, ma trova anche l’amore e la gentilezza da parte di Henry. La storia esplora il rapporto speciale tra l’uomo e l’animale, evidenziando la lotta di Zanna Bianca per adattarsi a un mondo che spesso si dimostra crudele.
Il percorso di Zanna Bianca include sfide e avventure, con momenti di violenza e di affetto. Il film riflette sul conflitto tra la natura selvaggia dell’animale e la società umana, portando alla riflessione su temi come la compassione, la lealtà e la resilienza.
In definitiva, “Zanna Bianca” è una storia avvincente che esplora la complessità delle relazioni tra uomini e animali in un ambiente selvaggio e inospitale.
Balto (1995)
“Balto” è un film d’animazione ispirato a una storia vera accaduta durante l’epidemia di difterite a Nome, in Alaska, nel 1925. Il protagonista è Balto, un cane da slitta di razza meticcio, considerato diverso dagli altri cani da slitta a causa della sua mistura di lupo.
Quando una terribile tempesta impedisce il trasporto di medicinali vitali per fermare l’epidemia, Balto decide di intraprendere una pericolosa avventura attraverso il gelido territorio dell’Alaska per recuperare i farmaci.
Accompagnato dai suoi amici cani da slitta e da una piccola colomba di nome Boris, Balto deve superare numerosi ostacoli, tra cui lupi selvaggi e tormenti di neve.
Nonostante le difficoltà e il pregiudizio della comunità nei confronti di Balto, il coraggioso cane dimostra il suo valore quando riesce a consegnare i medicinali in tempo, salvando la vita di molte persone. Il film sottolinea temi come il coraggio, la diversità e l’importanza dell’unità nella lotta contro le avversità.
Inoltre, la storia sottolinea il fatto che, nonostante le differenze apparenti, Balto è in grado di superare le aspettative ed evidenziare il suo valore. Riesce a dimostrare che ciò che conta davvero è la forza interiore e il coraggio di affrontare le sfid e.
A lui, è stata dedicata una statua nel poltrona verde di New York, Central Park.