L’anaplasmosi nei cani è una malattia trasmessa dalle zecche causata dai batteri Anaplasma phagocytophilum e, meno comunemente, Anaplasma platys.
Questi batteri infettano i globuli bianchi e, nel caso di A. platys, le piastrine, che sono componenti del sangue coinvolti nella coagulazione. La malattia viene trasmessa ai cani attraverso il morso di una zecca infetta, come la zecca dei cervi (Ixodes scapularis) e la zecca nera occidentale (Ixodes pacificus) in Nord America.
I sintomi dell’anaplasmosi
I sintomi dell’anaplasmosi nei cani possono variare, ma tipicamente includono:
- Febbre
- Letargia o debolezza
- Dolore articolare e rigidità, che può portare a difficoltà di movimento
- Perdita di appetito
- Gonfiore delle articolazioni
- Vomito e diarrea (meno comuni)
- Tosse (in casi rari)
- Sintomi neurologici come convulsioni o comportamenti insoliti (raramente)
È importante notare che alcuni cani infettati possono non mostrare sintomi evidenti, soprattutto nelle fasi iniziali della malattia. Se sospetti che il tuo cane possa essere stato esposto a zecche o se mostra uno o più di questi sintomi, è consigliabile consultare un veterinario per una diagnosi accurata e un trattamento appropriato.
In alcuni casi, i cani possono anche mostrare vomito, diarrea, tosse e sintomi neurologici. Poiché questi sintomi possono essere simili a quelli di altre malattie trasmesse dalle zecche, come la malattia di Lyme, la diagnosi viene tipicamente confermata attraverso test del sangue che identificano gli anticorpi contro i batteri o rilevano il DNA dei batteri stessi.
Il trattamento per l’anaplasmosi
Il trattamento per l’anaplasmosi nei cani prevede principalmente l’uso di antibiotici. Il farmaco di scelta è tipicamente la doxiciclina, che viene somministrata per un periodo che può variare da 2 a 4 settimane, a seconda della gravità dell’infezione e delle raccomandazioni del veterinario.
La risposta al trattamento è generalmente rapida, con miglioramenti osservati già nei primi giorni di terapia.
Oltre alla terapia antibiotica, il veterinario può consigliare trattamenti di supporto a seconda dei sintomi specifici presentati dal cane e della gravità della malattia. Questi possono includere:
- Farmaci antinfiammatori per alleviare il dolore e l’infiammazione articolare.
- Integratori nutrizionali o modifiche alla dieta per supportare il recupero.
- Terapia di supporto per l’idratazione se il cane ha avuto vomito o diarrea.
È fondamentale seguire attentamente le istruzioni del veterinario riguardo alla somministrazione dei farmaci e ai controlli di follow-up per assicurarsi che l’infezione sia completamente risolta e per monitorare eventuali effetti collaterali del trattamento.
La prevenzione gioca un ruolo chiave nella gestione dell’anaplasmosi, con l’uso regolare di prodotti antiparassitari per prevenire le zecche e la verifica periodica del cane alla ricerca di zecche, specialmente dopo passeggiate in aree a rischio.
Le razze più colpite
L’anaplasmosi, essendo una malattia trasmessa dalle zecche, può teoricamente colpire qualsiasi cane esposto a zecche infette, indipendentemente dalla razza.
Tuttavia, la probabilità di esposizione e quindi il rischio di contrarre l’anaplasmosi (o qualsiasi altra malattia trasmessa da zecche) può variare in base a fattori come lo stile di vita del cane, l’ambiente in cui vive e le attività che svolge.
Cani che trascorrono molto tempo all’aperto, specialmente in aree boschive, con erba alta o in zone endemiche per le zecche, sono a maggior rischio. Questo include cani che accompagnano i loro proprietari in camminate, escursioni, caccia o camping, così come quelli che vivono o hanno accesso a giardini e spazi aperti in aree rurali o suburbane.
Razze che sono tradizionalmente più attive all’aperto o utilizzate per lavoro o sport (come cani da caccia, cani da pastore, cani da trekking) possono essere teoricamente più esposte e quindi potenzialmente più a rischio. Tuttavia, è importante sottolineare che l’esposizione alle zecche e il rischio di malattie trasmesse da zecche dipendono più dal comportamento individuale e dall’ambiente che non dalla razza del cane in sé.
La prevenzione rimane il miglior approccio per ridurre il rischio di anaplasmosi e altre malattie trasmesse da zecche. Questo include l’uso di trattamenti antiparassitari efficaci, la rimozione tempestiva delle zecche e la limitazione dell’esposizione a habitat ad alto rischio di zecche.